mercoledì 2 luglio 2008

Novità: ÉMILE ZOLA. Scrittore sperimentale

La statura intellettuale e letteraria di Émile Zola (Parigi, 1840-1902) non avrebbe bisogno di particolari presentazioni. Padre della corrente letteraria del Naturalismo e autore di una lunga serie di romanzi (solo il ciclo dedicato alle vicende umane e sociali dei Rougon-Macquart occupa uno scaffale di ben venti volumi), Zola è stato una personalità eminente nelle lettere e nella cultura francese del secondo Ottocento.Tuttavia la sua figura è più nota oggi per l’intransigente partecipazione all’affaire Dreyfus (è celebre il suo articolo “J’accuse!” che riaprì il caso giudiziario relativo all’ufficiale francese accusato ingiustamente di spionaggio) che per il suo contributo alla ridefinizione del romanzo moderno.
L’obiettivo di questo libro è, invece, quello di cercare di illustrarne la poetica per temi scelti attraverso una serie di analisi relative alle sue opere principali per verificarne testualmente l’attualità. In appendice al volume viene pubblicata la traduzione di Omaggio a Zola, il controverso discorso tenuto da Louis-Ferdinand Céline nel 1933 in onore dell’autore di Nanà – in esso emerge una lettura inconsueta e sconvolgente del destino della letteratura venuta dopo il Naturalismo nell’epoca del totalitarismo incombente.
Giuseppe Panella si è laureato in filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa dove attualmente insegna. Si è occupato di storia dell’estetica, ha curato la Lettera sugli spettacoli di Jean Jacques Rousseau per Aesthetica (Edizioni di Palermo) e Il paradosso sull’attore di Denis Diderot (La Vita Felice di Milano) e in particolare del concetto di Sublime, Il Sublime e la prosa. Nove proposte di analisi letteraria (Clinamen, Firenze 2005). Più recentemente è passato ad occuparsi di teoria della letteratura e di filosofia del romanzo moderno, ha curato l’edizione del romanzo Jcosameron di Giacomo Casanova (La Vita Felice, Milano 2002) e i volumi monografici: Alberto Arbasino (Cadmo, Firenze 2004), Lo scrittore nel tempo. Friedrich Dürrenmatt e la poetica della responsabilità umana (Solfanelli, Chieti 2005 e Il lascito Foucault (Clinamen, Firenze 2006) in collaborazione con Giovanni Spena. Come poeta, ha pubblicato otto volumi di poesia, tra i quali Il terzo amante di Lucrezia Buti (Polistampa, Firenze 2000) ha vinto il Fiorino d’oro del Premio Firenze dell’anno successivo.